Arriviamo all’entrata dell’Uluru-Kata Tjuta National Park che è quasi il tramonto, il momento perfetto per ammirare il gigantesco monolite che si colora di mille sfumature, dall’ocra al rosso. L’emozione è fortissima e vedere Uluru (Ayers Rock in inglese), l’icona naturale più famosa dell’Australia, per la prima volta è un po’ come entrare in una cartolina.
Percorriamo con la macchina la State Route 4 che da Yulara porta fino a Uluru per goderci lo spettacolo di questo enorme monolite che domina il deserto circostante. Lungo la strada che gira intorno ad Uluru per tutto il suo perimetro (circa 9 km) ci sono diversi punti panoramici. La maestosità di Uluru vi lascerà senza fiato. Questo blocco di arenaria si eleva a 350 metri slm mentre si estende per altri 7 km sotto la superficie del deserto, come un iceberg nel mare.
I custodi di Uluru, gli Anangu, credono che Uluru sia stato creato dai loro antenati nella notte dei tempi e continuano a proteggere questa terra. Gli aborigeni non vogliono che la montagna venga scalata proprio perché nella loro mitologia questo luogo è sacro. Per questo motivo vi sconsiglio di scalare Uluru, cosa che purtroppo fanno moltissimi turisti che visitano l’Uluru-Kata Tjuta National Park. L’associazione nazionale National Parks and Wildlife, che insieme agli aborigeni custodisce il parco, non ha mai vietato la scalata che risulta molto pericolosa per le superfici ripide e lisce e per le alte temperature che si raggiungono durante l’estate australe.
Ci sono diversi modi di scoprire le meraviglie di Uluru. Sicuramente l’alba e il tramonto sono spettacoli da non perdere. Durante il giorno, i colori cambiano dal rosa al viola passando per il rosso scuro, mentre il cielo si colora di tantissime riflessi.
Per esplorare al meglio questo luogo magico vi consiglio di iniziare la visita dal Cultural Centre che si trova all’interno del parco stesso. Potete scegliere di fare diverse escursioni lungo i tre sentieri, Mala Walk, Lungkata Walk e Kuniya Walk che si snodano attorno a Uluru.
Le guide Anangu accompagnano i visitatori mentre raccontano antiche leggende aborigene, spiegano l’arte rupestre sacra e come gli animali hanno dato forma al paesaggio di Uluru. Ma le esperienze da fare non finiscono qui. Potete decidere di ammirare il paesaggio dall’alto in elicottero o in mongolfiera oppure di percorrere il deserto con una Harley Davidson o a dorso di cammello.
L’Uluru-Kata Tjuta National Park, ospita anche il complesso roccioso di Kata Tjuta (Monti Olgas), una vera e propria meraviglia naturale, con 36 cupole di arenaria rossa formatesi 500 milioni di anni fa. Tra i percorsi da fare abbiamo scelto il Valley of the Winds che dura tre ore e si snoda tra le varie gole di Kata Tjuta, tra cui c’è la spettacolare Olga Gorge.
Nonostante il paesaggio sia desertico in questa parte dell’Australia vivono tantissime specie di animali, uccelli e piante rare. Non è difficile imbattersi in canguri, emù, dingo e wallaby insieme a tanti cartelli, diventati ormai iconici, che ne segnalano la presenza.
Informazioni utili per visitare Uluru-Kata Tjuta National Park
Quando andare
Giugno-Settembre (Inverno Australe) Le temperature sono piacevoli, perfette per esplorare il parco seguendo i vari percorsi. Durante il giorno si aggirano attorno ai 20° mentre la notte possono scendere anche sotto lo zero.
Ottobre-Marzo (Estate Australe) Le temperature possono salire anche fino a 45° durante il giorno e visitare il parco in condizioni di caldo così estreme può essere proibitivo. Per questo motivo sarebbe meglio concentrare le visite la mattina presto e la sera tardi che poi sono i momenti più belli per osservare Uluru.
Permessi
Il parco nazionale Uluru-Kata Tjuta è aperto dalle 5 di mattina fino alle 9 di sera.
Il pass di ingresso al parco è valido 3 giorni
adulti (da 16 anni) 25 $
bambini (fino a 4 anni) gratis
bambini da 5 a 15 anni gratis fino al 31 marxzo, 12,50 $ dal 1° aprile
Esistono poi dei Family Pass per 2 adulti e 2 o più bambini con una tariffa scontata del 15%
Come arrivare
Auto Arrivare in auto lungo la highway 87 da Alice Springs può essere un’esperienza avventurosa: è possibile incontrare solo poche auto e i distributori di benzina sono dislocati ogni 100 km.
Aereo Alice Springs è la città più vicina e dista circa 460 km dall’aeroporto di Ayers Rock, a 5 km dall’ingresso del parco. I voli della Qantas da Alice Springs per Ayers Rock sono giornalieri e la compagnia australiana è l’unica a volare qui. All’aeroporto di Ayers Rock ci sono diverse agenzie di noleggio dove abbiamo preso un’auto per 24 ore, la durata della nostra visita all’Uluru-Kata Tjuta National Park.
Dove dormire
A Yulara, il villaggio a 20 km da Uluru, c’è l’Ayers Rock Resort, l’unico posto dove potete alloggiare nei pressi del parco. L’Ayers Rock Resort offre varie soluzioni di alloggio, dalle più low cost alle più lussuose.
Outback Pioneer Hotel *** L’hotel che abbiamo scelto per passare la nostra notte a Yulara. Una stanza doppia costa circa 200 $ a notte.
Desert Gardens Hotel ****S Vista su Uluru, piscina e stanze a partire da 320 $ a notte.
Emu Walk Apartments **** Appartamenti autonomi con cucina, soggiorno e zona notte separati a partire da 336 $
Sails in the Desert ***** Completo di spa, piscina e negozio di artigianato. Stanze a partire da $ 404.
Longitude 131° Il resort più famoso e lussuoso di Uluru con 15 tende eleganti e iperaccessoriate ad appena 10 km da Ayers Rock, una posizione unica. Il resort è anche molto costoso, una notte in tenda costa 2,700 $.
Dove mangiare
Nell’Ayers Rock Resort ci sono vari bar e ristoranti che offrono vari tipi di cucina con soluzioni economiche o super lussuose. Per la nostra serata nel deserto abbiamo cenato al Pioneer BBQ and Bar: musica dal vivo stile western, tavoli e panche vicino al palco, bancone con birre tipiche dell’Outback. C’è un’area BBQ fai da te dove abbiamo grigliato carne e pesce venduti al banco macelleria (15-25 $).
Dopo aver esplorato il Queensland con le sue foreste pluviali e la grande barriera corallina, dopo esserci immersi nella natura incontaminata del Kakadu National Park, dopo esserci persi nel deserto sterminato del Red Centre, il nostro viaggio nelle terre più selvagge dell’Australia finisce qui. Oltre alla voglia di tornare presto, questo viaggio mi ha fatto scoprire quanto sia potente la natura nella sua semplicità. Gli aborigeni hanno un legame con la terra molto forte, per loro ogni luogo ha una sacralità per cui nutrono un amore e un rispetto profondo.
If you respect the land, then you will feed the land,
your experience will be one that you cannot get
anywhere else in the world.