L’Australia mi ha riempito gli occhi di colori: il blu dell’oceano, il rosso del deserto e il verde delle foreste pluviali. Dopo aver esplorato le bellezze della Grande Barriera Corallina è arrivato il momento di scoprire le foreste pluviali del Queensland tropicale. Partiamo la mattina all’alba dopo aver prenotato un tour (Tropical Horizons Tours) la sera precedente in una delle tante agenzie che di trovano lungo l’esplanade di Cairns. Percorrendo una delle strade più panoramiche di tutta l’Australia, a nord di Cairns, dopo un’ora arriviamo a Port Douglas.


Questo ex villaggio di pescatori è diventato ora una meta chic, famosa per i suoi resort lussuosi e le sue spiagge dorate. Proseguendo verso nord, a 20 minuti da Port Douglas c’è Mossman Gorge, la riserva naturale che è il punto più meridionale del Daintree National Park. I sentieri che portano alla gola seguono il corso del Mossman River attraversando la spettacolare foresta pluviale. Un aborigeno ci accoglie con la cerimonia del fumo per allontanare gli spiriti cattivi e ci guida alla scoperta della foresta pluviale e del loro speciale rapporto con la natura. Nelle acque cristalline del Mossman River si può fare il bagno, ma in questo periodo dell’anno (fine settembre) in Australia è appena iniziata la primavera e le acque sono un po’ gelide. Mi sono divertita comunque a saltellare da una roccia all’altra stando molto attenta a non cadere in acqua.




Il nostro viaggio prosegue verso nord, a 30 km da Mossman Gorge c’è il Daintree River dove faremo una crociera lungo il fiume che attraversa la foresta pluviale. Il giro in barca dura circa un’ora ed è bellissimo come bellissima è la foresta vista dal fiume. Ci sistemiamo sulla barca alla ricerca di coccodrilli d’acqua salata, preparo la mia reflex in caso di avvistamenti mentre la guida ci spiega come funziona l’incredibile foresta di mangrovie. L’ecosistema tropicale è davvero incredibile. Oltre ai saltwater crocodiles riusciamo a scorgere serpenti attorcigliati ai rami degli alberi lungo le sponde del fiume. Per raggiungere Cape Tribulation è necessario attraversare il Daintree River con il traghetto a fune che parte ogni 15 minuti e impiega 2 minuti per raggiungere l’altra sponda.






Una volta superato il fiume facciamo una deviazione per raggiungere Alexandra Range Lookout, da dove si gode un magnifico panorama sulla foce del Daintree River e sulla foresta pluviale.


Finalmente, dopo 34 Km di strada asfaltata a bordo del nostro minibus 4×4, arriviamo a Cape Tribulation. Prima di vedere Cape Tribulation non pensavo che un luogo potesse essere così evocativo e scatenare un’infinita catena di emozioni. La sensazione è quella di un viaggio nel tempo, in una natura ancora incontaminata dove la foresta pluviale si tuffa nelle acque turchesi dell’oceano.






L’accesso alla spiaggia è preceduto da un cartello di pericolo per la presenza nelle acque della pericolosissima medusa Box Jellyfish. In tutto il Quensland del Nord nella stagione calda, da Ottobre a Maggio, è vietato fare il bagno.


Passeggiando sull’immensa spiaggia bianca, respirando quell’aria che sa di mare, sole e vento, ti rendi subito conto che questo posto non è ancora invaso dal turismo globale. In effetti è abbastanza inaccessibile: da una parte la grande barriera corallina, dall’altra la foresta pluviale. Il grande esploratore James Cook chiamò Cape Tribulation proprio per le grandi difficoltà che ebbe a raggiungere le splendide spiagge protette dal reef.
La nostra guida italiana, Raffik, ci accompagna lungo una delle passerelle che attraversano la foresta pluviale e che porta fino a Kulki Lookout, un punto panoramico da cui vedere le spiagge e il promontorio di Cape Tribulation. Sulla strada del ritorno ci fermiamo per il pranzo al Daintree Eco-Lodge Village dove si può mangiare completamente immersi nella foresta con il suono degli uccelli come sottofondo.
Ultimo stop del nostro strepitoso tour è il Daintree Discovery Centre, che permette ai visitatori di accedere a tutti i livelli della foresta pluviale, dal sottobosco fino alla Canopy Tower alta 23 metri che offre una vista strepitosa sulla foresta sottostante.




Camminare sulle passerelle sospese sulla foresta pluviale più antica del mondo è un’emozione indescrivibile. Ci sono più di 400 metri di percorsi che ci permettono di avventurarci nella foresta da soli. La vegetazione è così fitta che la luce filtra debolmente, in questa penombra vive il Cassowary o Casuario, il volatile più grande del mondo che vive solo in Australia e Nuova Guinea.




Prima di questo viaggio ignoravo l’esistenza di questa specie di struzzo che può raggiungere anche i 2 metri d’altezza, con piume sgargianti rosse, verdi e blu, un becco affilato e artigli che lo rendono un predatore killer se molestato. Nonostante il rischio di trovarmi davanti il Cassowary da un momento all’altro cammino estasiata e senza paura tra le bellezze di questa foresta magnifica. Non l’avrei mai detto, ma l’Australia è così: ti porta a riscoprire il legame profondo con la natura.
INFO
ma in VietNam
Vietnam? Partirei domani ;-))